geologia · idrogeologia · geotecnica · idraulica
consulenze e procedure per la gestione di siti contaminati
consulenze e gestione autorizzazioni in campo ambientale
Sulla base di una lunga esperienza sia esecutiva che interpretativa, per la modellazione geologica e geotecnica i consulenti di Synthesis s.r.l. utilizzano le indagini di seguito elencate. La scelta della tipologia di indagine, è dettata dalle caratteristiche di massima dei terreni che si prevedono di indagare, dagli scopi del lavoro, dalle caratteristiche del progetto o da particolari problematiche eventualmente valutate con la Committenza e con i tecnici Progettisti.
Cone Penetration Test
Prove penetrometriche statiche con punta meccanica tipo Begemann.
La prova consiste nell’infiggere a pressione nel terreno una punta conica dotata di manicotto di frizione, misurando separatamente ogni 20 cm di avanzamento, lo sforzo necessario per la penetrazione della punta e l’adesione terreno acciaio nel manicotto posto al di sopra della punta.
A seconda dei casi, degli accessi e della presenza o meno di riporto superficiale, vengono generalmente eseguite mediante penetrometro statico da 10 ton di spinta, installato su carro cingolato di piccole dimensioni, o mediante penetrometro statico da 20 ton installato su autocarro. Tramite l’autocarro, è possibile effettuare prove senza ancoraggio, utilizzando quindi il solo peso del mezzo. In siti dove è presente riporto superficiale, per eseguire la prova è quindi sufficiente eseguire un preforo di limitate dimensioni. In assenza di ancoraggio la profondità raggiungibile dipende fortemente dalle caratteristiche dei terreni da attraversare.
Prove penetrometriche statiche con punta elettrica
Consistono nell’infiggere nel terreno una punta conica strumentata elettricamente e dotata di trasduttori di pressione, che permettono di misurare separatamente ma con continuità (generalmente ogni 2 cm), lo sforzo necessario per la penetrazione della punta e l’adesione terreno-acciaio di un manicotto posto al di sopra della punta.
Analogalmente alle CPT, la spinta avviene normalmente o con un penetrometro statico cingolato da 10 ton o con un penetrometro statico da 20 ton di spinta, installato su autocarro.
Prove penetrometriche statiche
con punta elettrica e piezocono
Consistono nell’infiggere nel terreno una punta conica strumentata elettricamente e dotata di trasduttori di pressione, che permettono di misurare separatamente ma con continuità (generalmente ogni 2 cm), lo sforzo necessario per la penetrazione della punta e l’adesione terreno-acciaio di un manicotto posto al di sopra della punta. La punta è inoltre dotata di un setto poroso e relativo trasduttore (piezocono), che permette di misurare la pressione nei pori conseguente al livello idrostatico ed allo sforzo conseguente alla penetrazione nel terreno.
Analogalmente alle CPT, la spinta avviene normalmente o con un penetrometro statico cingolato da 10 ton o con un penetrometro statico da 20 ton di spinta, installato su autocarro.
Prove penetrometriche statiche
con punta elettrica e piezocono
Consistono nell’infiggere nel terreno una punta conica strumentata elettricamente e dotata di trasduttori di pressione, che permettono di misurare separatamente ma con continuità (generalmente ogni 2 cm), lo sforzo necessario per la penetrazione della punta e l’adesione terreno-acciaio di un manicotto posto al di sopra della punta. La punta è inoltre dotata di un setto poroso e relativo trasduttore (piezocono), che permette di misurare la pressione nei pori conseguente al livello idrostatico ed allo sforzo conseguente alla penetrazione nel terreno e di un geofono, per mezzo del quale è possibile misurare la velocità (Vs) delle onde sismiche. La perturbazione viene generata in superficie, sotto forma di onde di taglio.
Analogalmente alle CPT, la spinta avviene normalmente o con un penetrometro statico cingolato da 10 ton o con un penetrometro statico da 20 ton di spinta, installato su autocarro.
Prove penetrometriche dinamiche leggere
La prova penetrometrica dinamica (DP) consiste nell’infiggere verticalmente nel terreno una punta conica metallica posta all’estremità di un’asta d’acciaio, prolungabile con l’aggiunta di successive aste. L’infissione avviene per battitura, facendo cadere da un’altezza costante un maglio di dato peso. Si contano i colpi necessari per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza stabilita. La resistenza del terreno è funzione inversa della penetrazione per ciascun colpo e, diretta, del numero di colpi per una data penetrazione.
Il penetrometro dinamico leggero-DPL rappresenta il limite inferiore del campo di variazione della massa del maglio dei penetrometri più diffusi. La massa del maglio è inferiore a 10 kg.
Prove penetrometriche dinamiche medie
La prova penetrometrica dinamica (DP) consiste nell’infiggere verticalmente nel terreno una punta conica metallica posta all’estremità di un’asta d’acciaio, prolungabile con l’aggiunta di successive aste. L’infissione avviene per battitura, facendo cadere da un’altezza costante un maglio di dato peso. Si contano i colpi necessari per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza stabilita. La resistenza del terreno è funzione inversa della penetrazione per ciascun colpo e, diretta, del numero di colpi per una data penetrazione.
Il penetrometro dinamico medio-DPL comprende le attrezzature che utilizzano un maglio la cui massa si colloca in un campo intermedio. La massa del maglio è compresa fra 40 e 10 kg.
Prove penetrometriche dinamiche pesanti
La prova penetrometrica dinamica (DP) consiste nell’infiggere verticalmente nel terreno una punta conica metallica posta all’estremità di un’asta d’acciaio, prolungabile con l’aggiunta di successive aste. L’infissione avviene per battitura, facendo cadere da un’altezza costante un maglio di dato peso. Si contano i colpi necessari per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza stabilita. La resistenza del terreno è funzione inversa della penetrazione per ciascun colpo e, diretta, del numero di colpi per una data penetrazione.
Il penetrometro dinamico pesante-DPH rappresenta una via intermedia fra il DPM e il più diffuso DPSH. La massa del maglio è compresa fra 60 e 40 kg.
Prove penetrometriche dinamiche super-pesanti
La prova penetrometrica dinamica (DP) consiste nell’infiggere verticalmente nel terreno una punta conica metallica posta all’estremità di un’asta d’acciaio, prolungabile con l’aggiunta di successive aste. L’infissione avviene per battitura, facendo cadere da un’altezza costante un maglio di dato peso. Si contano i colpi necessari per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza stabilita. La resistenza del terreno è funzione inversa della penetrazione per ciascun colpo e, diretta, del numero di colpi per una data penetrazione.
Il penetrometro dinamico super-pesante-DPSH rappresenta il limite superiore del campo di variazione della massa del maglio dei penetrometri dinamici. La massa del maglio è superiore a 60 kg. I più diffusi fra i penetrometri di questo tipo, hanno dimensioni analoghe a quelle della prova SPT.
Sondaggi geognostici a carotaggio continuo
Perforazioni verticali o inclinate eseguite a rotazione a secco, per mezzo delle quali è possibile ricostruire i profili stratigrafici e prelevare campioni rappresentativi.
L’utensile di perforazione è costituito da un carotiere (semplice doppio o triplo) e l’avanzamento avviene applicando all’utensile, tramite una batteria di aste che lo collega alla superficie, una contemporanea azione di spinta e rotazione.
Laddove le caratteristiche del deposito o del materiale da perforare lo richiedessero, la perforazione può avvenire con immissione di fluidi (acqua o fango), con il sistema a circolazione diretta, con il fluido che viene pompato attraverso le aste.
I diametri di perforazione maggiormente impiegati corrispondo a 101 mm e 127 mm
Nel corso dei sondaggi in materiali fini, mediante campionatori ad infissione tipo shelby o Osterberg, possono essere prelevati campioni indisturbati.
Standard Penetration Test
Prova da eseguirsi in foro di sondaggio, utilizzando le aste di perforazione e un maglio con peso e volata standardizzati. La prova consiste nel determinare la resistenza che un terreno offre alla penetrazione dinamica di un campionatore infisso a partire dal fondo di un foro di sondaggio. Viene eseguita facendo cadere un maglio del peso di 63.5 kg da un’altezza di 760 mm, su una testa di battuta fissata alla sommità di una batteria di aste alla cui estremità inferiore è avvitato il campionatore di dimensioni standardizzate. Il numero di colpi (N) necessario per una penetrazione del campionatore pari a 300 mm, è il dato assunto come indice della resistenza alla penetrazione (NSPT).
Sondaggi geognostici a distruzione di nucleo
Perforazioni eseguite per l’attraversamento di formazioni di cui non interessa una esatta conoscenza o per il raggiungimento di una quota prevista (per l’esecuzione di prove in situ o per l’installazione di strumentazione). Durante l’esecuzione possono essere prelevati campioni del detrito uscente dal foro, mediante i quali potrà essere ricostruita una approssimativa identificazione dei terreni attraversati La perforazione è condotta utilizzando scalpelli, triconi o trilama di vario tipo, agenti a fondo foro Le pareti del foro saranno sostenute a seconda delle esigenze da fluidi di perforazione, da rivestimenti, da cementazione del foro stesso. L’avanzamento avviene con circolazione diretta dei fanghi.
Sondaggi a percussione tipo Geoprobe
Sondaggi a percussione tipo GP, eseguiti in campo ambientale per prelevare campioni di terreno evitando il rischio di cross contamination.
Prove di carico su piastra
La prova consiste nell’imprimere, sulla superficie di un rilevato stradale, uno o due cicli di carico di entità predefinita mediante una piastra in acciaio di diametro 300 mm. Per mezzo di uno o tre comparatori vengono misurati i cedimenti del rilevato alla base della piastra stessa e, per mezzo dei relativi valori, vengono determinati i Moduli di deformazione Md e Md’. Tali moduli corrispondono a misure convenzionali della capacità portante dei terreni di sottofondo e degli strati di un rilevato stradale.
Multichannel Analysis of Surface Waves
Il metodo MASW è una tecnica di indagine non invasiva di tipo geofisico, che consente la definizione del profilo di velocità delle onde di taglio verticali Vs, basandosi sulla misura delle onde superficiali di Rayleigh. Il contributo predominante alle onde superficiali è dato dalle onde di Rayleigh, che si trasmettono con una velocità correlata alla rigidezza della porzione di terreno interessata dalla propagazione delle onde. In un mezzo stratificato le onde di Rayleigh sono dispersive, cioè onde con diverse lunghezze d’onda si propagano con diverse velocità di fase e velocità di gruppo o detto in maniera equivalente la velocità di fase (o di gruppo) apparente delle onde di Rayleigh dipende dalla frequenza di propagazione, cioè sono onde la cui velocità dipende dalla frequenza.
Horizontal to Vertical Spectral Ratio
Mediante il metodo HVSR viene valutato il rapporto di ampiezza fra le componenti orizzontali e verticali del moto di vibrazione del suolo, nel dominio della frequenza.
E’ un metodo geofisico passivo, che quindi non ha bisogno di alcuna energizzazione, in quanto si basa sull’acquisizione e sull’analisi del Rumore Sismico Ambientale, ovvero la continua vibrazione del suolo dovuta sia a cause antropiche che naturali.